Pecorino di Capracotta
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Le origini di questo formaggio risalgono al periodo dei Sanniti popolo che non solo aveva colonizzato gran parte del territorio molisano ma caratterizzò proprio l'economia pastorale legata alla transumanza. Il pecorino è molto apprezzato quando viene fritto. Si consiglia di consumarlo quando è poco stagionato anche se più passa il tempo e più il suo sapore diventa intenso.
Metodiche di Lavorazione
Al latte riscaldato alla temperatura di 37° C viene aggiunto il caglio in pasta di capretto e si fa riposare il tutto per 20-30 minuti. In poco più di mezz'ora la cagliata raggiunge la consistenza ideale per procedere alla rottura della stessa in dimensioni piccolissime. Dopo che la pasta si è raccolta si procede alla semicottura a circa 42°-45° C. per circa 10 minuti. Il composto viene poi sistemato all'interno delle "fruscelle". La salatura avviene a secco.
Caratteristiche: Altezza: cm 4-9 peso: 1-2,5 Kg forma: cilindrica crosta: dura di colore giallo-marrone Pasta: dura, grassa di colore paglierino Sapore: piccante se stagionato Latte: Ovino Caglio: in pasta o liquido di agnello o di capretto |