Il “Chronicon Vulturnense” ci tramanda che i primi stanziamenti non furono anteriori al Settecento in quanto il luogo dove ora si trova il paese non era adatto alla costruzione di abitazioni perché coperto dalla selva.
In realtà già sul finire del IX secolo c’era la presenza di una costruzione fortificata per la sicurezza dei monaci e dei coloni provenienti dall’abbazia benedettina di San Vincenzo al Volturno, che si erano insediati in zona.
Un documento del 982 afferma che l’abate Giovanni II portò con se degli uomini e con loro si sistemò dove ora è situato Scapoli, che allora si chiamava “Castrum Scappili”.
Il feudo restò per lungo tempo proprietà dell’abbazia di San Vincenzo, ma nel 1382 fu venduto insieme ad altri “castra” da Frà Giovanni di Area a Camillo Pandone per sostenere le spese del restauro del monastero di San Vincenzo.
Nel secolo XVI la famiglia titolare del feudo era quella dei Bucciarelli, mentre gli ultimi titolari furono i Cestari.