Pandulfo e Landulfo, principi longobardi, affidarono ai benedettini il convento da loro fondato con l’intero feudo di Pantasin, riservando loro anche il diritto di fondarvi paesi e condurvi coloni. Re Guglielmo con diploma del 1179 confermò il possesso di Pantasia e di Montecalvo. Nel 1348 il convento fu però abbandonato a causa della peste. Il feudo rimase come commenda fino al 1809. Nel 1725 l’aveva il cardinale Del Giudice, che ne ricavava 520 ducati per fitto delle terre da parte di Bartolomeo Rota, marchese di Colletorto e S. Giuliano. Oltre il casale di Montecalvo i monaci tenevano Tonnicchio, casali che divennero disabitati. Nel 1550 l’abate commendatario concedè le Capitolazioni, riconoscendo molti diritti agli uomini di S. Giuliano. La chiesa di S. Elena fu fatta riedificare da mons. Pianetti, vescovo di Larino (1711) portandola da tre ad una sola navata.
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