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Fu detta, nel volgere dei tempi, “Lauritello” ­ “Loritello” ­ “Lortellum”; “Lorotello” ed ora Rotello.
Non par dubbio, che “Lauritello” sia sorto in epoca più tarda che “Laurito”, e il diminutivo è dovuto alla relatività della grandezza ed importanza.
Rotello non è molto antica essendo sorta forse nel declinare della dominazione longobarda.
Resta soltanto un mistero come, e perché l’umile borgata fosse prescelta a capoluogo della grandiosa compagine feudale normanna.
La scelta di Loritello a dar nome alla Contea poté dipendere dalla centralità del sito; ma più probabilmente dalla convenienza politica di eliminare le competizioni fra città quali Penne, Lanciano, Vasto, Larino, Termoli, Bovino, e Troia, che forse aspiravano a tale onore.
Loritello avrebbe dato il nome alla Contea per gli stessi motivi onde il castello di Molise diede il nome alla Contea di Molise.
Lo stemma di Rotello porta nel campo tre colli con la lettera R nel mezzo: di nessun significato né storico né araldico.

Roberto, figlio di Gaufredo d’Altavilla e nipote di Roberto Guiscardo, fu il primo Conte di Rotello.
Secondo Conte, fu Roberto, figlio del precedente.
Terzo Conte, Guglielmo, il quale morì nel 1146.
Quarto Conte fu Roberto di Basavilla, figlio di Roberto Conte di Conversano e di Giuditta sorella del defunto Re Ruggiero.
Roberto era cugino di Re Guglielmo: e, nonostante, parteggiò per Federico Barbarossa, imperatore nel 1155.
Rotello fu ceduto a Pandolfo d’Aquino.
Probabilmente Rotello rimase in feudo alla famiglia d’Aquino non per tutto il periodo svevo ma soltanto per due o tre lustri.
La Contea di Rotello nel 1169 fu assegnata al Conte di Gravina Gilberto, sennonché il popolo di Palermo, avendo costretto alla fuga il Cancelliere straniero, il partito d’opposizione tornò alla devozione del Re.
La Contea allora fu devoluta al demanio.
I d’Aquino, pertanto, non furono Conti di Rotello, ma semplicemente utili signori dell’università di Rotello.
All’inizio della dominazione angioina, Rotello venne conferita in feudo alla famiglia d’Alemagna.
Cessato il dominio dei d’Alemagno, ebbe quello dei Sanfromondo.
Nel 1383, avendo Giovanni di Sanfromondo parteggiato per la regina Giovanna I, Carlo di Durazzo, divenne Re, lo dichiarò ribelle, e il feudo fu incamerato dal demanio.
Rotello fu concessa in feudo a Tommaso Boccapianola.
Rotello, università, venne assegnata a Niccolò di Sangro.
Nel 1405 venne conferita in feudo ai germani Francesco e Bertramo Boccapianola.
I Boccapianola tennero il feudo fino al 1465.
Non è ben chiaro se Bertraino o Bertramo Boccapianola II alienasse il feudo nel 1465 o ne fosse privato per fellonia.
Nel 1465, Rotello divenne feudo di Iacopo di Stramignone, il quale lo vendette nel 1488 a Fabrizio di Capua.
Nel XVI secolo pervenne in feudo alla famiglia Guevara comitale di Potenza e ducale di Bovino.
Nel1540 Carlo Guevara duca di Bovino lo vendette a Marcellino Caracciolo Conte di Biccari.
La famiglia Caracciolo tenne Rotello in feudo per un secolo e mezzo.
Acquirente di Rotello nel 1690 fu Bartolomeo di Capua principe di Riccia. Rotello fu dominio dei di Capua per oltre un secolo.

Nel 1792, alla morte dell’ultimo Principe, fu proclamata terra regia, né fu data più in feudo.

 
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